Dal Medioevo, oltre dieci secoli di storia in cui l’Europa intera si è risvegliata alla luce delle cattedrali gotiche, della fede, della cultura realmente creata dall’essere umano per altri esseri umani, e per questo recante l’impronta del Divino, sino ai nostri giorni, scorre nelle vene dell’Europa, ed in particolare di quella centro–occidentale, una sola cultura. Un afflato potente, capace di destare emozioni e sentimenti sotterrati come radici profonde, dalle quali tuttavia traiamo il nostro nutrimento e grazie alle quali ci slanciamo verso l’alto in una festa di chiome, come una foresta al sole, quando siamo in grado di ricordare chi siamo realmente e tutta la bellezza che siamo capaci di creare e di apprezzare. Simile alla fiamma di una candela nascosta da una lanterna cieca, che tuttavia proprio grazie ad essa può concentrare la luce in una particolare direzione; fuoco nascosto che illumina l’essenza del Mondo per chi sa dove guardare; fiamma che esiste sempre, anche quando sembra oscurarsi.
Questa raccolta, breve di necessità, presenta diversi Autori che hanno saputo, durante i secoli, abbeverarsi a quella fonte che non reca mai insoddisfazione: l’Eterno.
In un’unica fruizione è quindi possibile seguire il sottile filo che lega poeti medievali come il grande Chrétien de Troyes sino ad autori moderni, come Tolkien o Belloc. È un passaggio di testimone che non ha fine. È, soprattutto, la testimonianza che uno stesso sangue scorre nelle vene delle opere cui Autori distanti nel tempo (ma vicini nella concezione del mondo) hanno dedicato la vita e la passione che li ha contraddistinti.
Talvolta, il tempo non esiste.

Davide Gorga

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